IL MAL DI SCHIENA
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INTESTINO: il nostro secondo cervello



Come sta emergendo dalle ricerche degli ultimi anni, l'intestino è un organo molto piu' complesso di quello che si pensava un po' di tempo fa; tanto da meritarsi l'appellativo di secondo cervello. Sia la struttura e la fisiologia di questo organo, ma anche la sua flora batterica, contribuiscono, se in disequilibrio, a creare problematiche e tensioni a moltissime strutture, tra queste sicuramente la piu' adiacente di tutte ovvero la zona lombare. Come ben sappiamo l'alimentazione è molto cambiata negli ultimi decenni, l'introduzione di cibi nuovi, raffinati, pastorizzati conservati ecc......costringe l'intestino ad andare in uno stato di affaticamento che poi porta ad una infiammazione generale che talvolta puo' essere la causa di tanti disturbi tra i quali il mal di schiena cronico.


Per non parlare poi del rapporto tra l'intestino e il sistema limbico e l'amigdala; quindi di come le nostre emozioni vadano ad incidere su questo organo e conseguentemente sul nostro stato di salute nel senso piu' pieno del termine.
Dunque queste sono cose da tenere in forte considerazione nel trattamento di una lombalgia, ed è importante informare anche la persona di questi rapporti, perchè poi tutti abbiano i mezzi per gestire il proprio dolore; poiché siamo sicuramente ancora legati ad un trattamento ancora troppo meccanicistico di un mal di schiena quando invece i fattori in gioco sono molti altri.


RAPPORTO INTESTINO – MAL DI SCHIENA

Possiamo dire che il rapporto tra i 2 è mediato, a grandi linee, attraverso tre aspetti:


1 collegamento anatomico tramite il mesentere che è come una pellicola che riveste l'intestino e si inserisce davanti alla seconda vertebra lombare; vi sono poi dei rapporti importanti anche con determinati muscoli spesso trattati come causa della lombalgia come ilepsoas e quadrato dei lombi.


2 collegamento neurologico: vi è una innervazione dell'intestino che proviene dal passaggio dorso lombare; quindi uno stato di forte infiammazione intestinale potrebbe creare una iperattivazione neurologica su questo passaggio vertebrale e portare ad avere una alterazione di mobilità vertebrale causa di un mal di schiena.


3 come precedentemente detto uno stato di infiammazione cronica porterà nel tempo a diverse problematiche, tra queste probabilmente uno squilibrio generale che creerà malessere, dolori vari senza una grossa specificità, e ovviamente il mal di schiena.


IL TRATTAMENTO OSTEOPATICO VISCERALE

Premettendo il fatto che il trattamento osteopatico deve sempre avere un approccio a 360 gradi e che non si puo' creare un protocollo di lavoro per questa problematiche specifica poiché ogni persona è diversa l'una dell'altra; possiamo dire che in questa situazione l'approccio di tipo viscerale puo' essere di grande aiuto.
Importante è anche una valutazione clinica dello stato di bilanciamento del Sistema Nervoso Autonomo che io oggettivo con il test dell'HRV (hearh rate variability).


Dunque, nel caso di una lombalgia che, a mio avviso, abbia una forte componente viscerale e nello specifico intestinale le aree di piu' grande interesse da trattare sono:


- diaframma, poiché una sua non corretta mobilità puo' creare disfunzioni a livello del comparto addominale;
- una corretta poi valutazione palpatoria dell'addome guiderà l'osteopata verso quelle restrizioni di mobilità e/o di alterazione della qualità tissutale responsabili del mantenimento della sintomatologia;
- passaggio dorso lombare e zona lombare sia dal punto di vista vertebrale che dal punto di vista muscolare per i rapporti precedentemente spiegati;
- riequilibrio cranio-sacrale con l'obbiettivo di avere una regolazione sul sistema autonomico del corpo.

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