Il padre dell'osteopatiia craniale è stato William Garner Sutherland D.O.; il quale fu allievo diretto, verso la fine dell'800, del fondatore dell'Osteopatia, il Dott. A.T.Still D.O.
Il Dott.Sutherland, americano, non era un medico, bensì un giornalista; e proprio da giornalista, nel 1897, si recò alla scuola di Osteopatia del Dott.Still per scrivere un articolo su tale scienza, ma rimase talmente impressionato, da ciò che vide, che decise di abbandonare tutto e diventare osteopata.
Il 28 giugno del 1900 si laureo' all'ASO e diventò dunque osteopata. Già durante gli anni di studio, ebbe le prime intuizioni sulla mobilità delle ossa del cranio; osservando infatti la conformazione delle ossa temporali, ha la sensazione di intravedere le branchie del pesce, e questo gli dà idea che il cranio dovesse in qualche modo "respirare".
Questa intuizione, da lui stesso definita folle, fu difficile da accettare e per una decina di anni la accantonò.
Ma l'idea tornava ad ossessionarlo, e quindi decise, per mettersi l'animo in pace, di iniziare ad approfondire lo studio del cranio.
Iniziò a disarticolare crani, a studiare ossa x ossa, superficie per superficie, ogni sutura ed incastro tra le ossa, per provare che il cranio non fosse immobile, ma fosse presente un grado di mobilità e malleabilità, non legata a movimenti muscolari, ma ad una forza intrinseca delle suture: il meccanismo respiratorio primario (MRP).
Per questo il Dott. Sutherland si procurava anche lesioni su stesso per capire gli effetti della restrizione dell'MRP; con l'uso di caschi, cinte ecc…..si provocò risultati impressionanti come malesseri, cefalee, cambiamenti di personalità ecc…..
Tutte le sue esperienze convalidarono l'esatezza delle sue idee: "Le ossa craniche sono concepite per una mobilità e per l'accomodazione al movimento respiratorio del cervello e del midollo spinale".
Disse quindi che il meccanismo cranio sacrale era animato dall'interno, da una respirazione cellulare che comportava una fluttuazione di liquidi ("soffio di vita") e la diffusione nel sistema era garantito dalle membrane a tensione recpiroca.
Nel 1939 pubblico' "The cranial bowl" (la sfera craniale), libro in cui presentò i suoi risultati e le sue teorie.
Altri osteopati hanno poi proseguito il lavoro di Sutherland; ad esempio Harold Ives Magoun, suo allievo e collega, che pubblicò nel 1951 un libro fondamentale: "Osteophathy in the cranial field"; in cui descrive i movimenti fisiologici delle singole ossa craniche e le
modalità con le quali, oltre alla funzione protettiva, facilitano il flusso dei fluidi nel nostro corpo e sostengono la nostra salute.
L'Osteopatia cranio sacrale è uno degli approcci, che può utilizzare l'Osteopata, nel trattamento della persona.
Il sistema cranio sacrale prende il nome dalle due strutture che, assieme alle vertebre, circondano il sistema nervoso.
Cervello e midollo spinale sono poi ricoperti da 3 membrane (le meningi): dura madre (piu' esterna), aracnoide e pia madre (aderente alla superficie dell'asse nervoso); tra la pia madre e l'aracnoide scorre il liquido cefalorachidiano (liquor).
Il liquor viene prodotto e riassorbito all'interno della scatola cranica, dunque la sua quantità aumenta e diminuisce regolarmente, cambiando il livello pressorio sulle meningi.
Viene cosi' a crearsi un movimento ritmico che si propaga in tutto il corpo come un movimento a marea leggerissimo, dalle diverse ossa del cranio lungo tutta la colonna vertebrale fino all'osso sacro, e alle parti periferiche del corpo, attraverso la fascia connettivale.
Le tecniche cranio sacrali sono caratterizzate da micromovimenti indotti dall'osteopata allo scopo di normalizzare la funzione fisiologica del sistema ed avere una influenza positiva sull'equilibrio del sistema nervoso vegetativo.
Mal di schiena, cervicalgia, sciatalgia, traumi da parto, emicrania, scoliosi, vertigini, nevralgie, stress, non bilanciamento Sistema Nervoso Autonomo ecc………
L'ambito craniale è sempre stato molto dibattuto in osteopatia.
Oggi sappiamo che la pressione idrostatica nella massa cerebrale è in grado di trasmettere onde oscillatorie verso le ossa del cranio; e che le suture del cranio si possono distendere per adattarsi meglio all'aumento di pressioni interne.
Siamo a conoscenza del fatto che esistono diversi ritmi craniali, e che alcuni di questi sono misurabili e valutabili palpatoriamente.
Non conosciamo però cosa accade se la viscoelasticità del tessuto osseo cambia la sua abilità meccanica intrinseca, ad esempio in presenza di patologia, e di come si comportano le suture e le membrane a tensione reciproca.
La produzione ed il riassorbimento del liquor, che avviene all'interno della scatola cranica, fa si che vi sia un cambio continuo di pressione sulle meningi.
Viene così a crearsi un movimento ritmico misurabile di flessione (o inspirazione cranica) ed estensione (espirazione cranica); questo ritmo varia tra circa 10 e 14 cicli al minuto; uno studio ha dimostrato che questa fluttazione ciclica è concomitante con la fluttuazione
della velocità del sangue chiamate oscillazioni di Traube-Hering-Mayer.
Questa attività vasomotoria è indipendente dal battito cardiaco e dalla respirazione, ma è generata dalla pulsazione autonoma dei vasi linfatici e sanguigni all'interno della massa cerebrale, grazie all'azione del Sistema Nervoso Vegetativo.
La ricerca ha dimostrato che esistono anche delle forze capaci di muovere cranio-caudalmente la massa cerebrale, e influire sulla sintesi di liquido cefalo-rachideo.
Il cuore è lo strumento vascolare più importante nel determinare lo spostamento della massa cerebrale, influenzando anche il comportamento del liquor. Utilizzando la risonanza magnetica è stato dimostrato che, durante le sistole, la massa cerebrale e il
midollo allungato si muovono caudalmente e medialmente (2-3 millimetri), mentre in concomitanza con le diastole, sussiste un ritorno craniale.
Anche l’intervento del diaframma respiratorio è in grado di muovere la massa cerebrale, e influenzare il liquor soprattutto nel caso di respirazioni forzate.
Durante l’inspirazione si assiste ad un ritorno craniale del sistema nervoso centrale, mentre con l’espirazione si registra un movimento con direzione caudale.
Queste fluttuazioni di posizioni del cervello e di pressioni, possono influire sulla variazione del comportamento delle suture? Secondo la letteratura vigente, le suture sono in grado di distendersi per l’aumento della pressione intracranica, proteggendo in questo modo, l’integrità della massa cerebrale.
Con i dati scientifici attuali possiamo affermare che, il modello craniale, originariamente descritto dai suoi pionieri, sembra in realtà essere una conseguenza del battito cardiaco, della respirazione e dell’intervento del sistema autonomo.